Blefaroplastica Roma
Chi è il paziente ideale per una blefaroplastica a Roma
La blefaroplastica, è un intervento finalizzato al ringiovanimento dello sguardo e all’eliminazione di alcuni difetti estetistici degli occhi che prescindono dall’età anagrafica. In particolare, i candidati più idonei a sottoporsi a tale procedura chirurgica sono coloro che presentano i seguenti difetti:
- eccesso di pelle della palpebra superiore, che può arrivare a restringere la visuale
- sguardo stanco e appesantito che intristisce l’aspetto dell’intero volto
- borse sotto gli occhi o rigonfiamenti della palpebra superiore
- forma degli occhi all’ingiù
L’intervento di blefaroplastica rappresenta la soluzione definitiva a tali inestetismi anche se a volte il chirurgo può consigliare di abbinare un lifting temporale per alzare le sopracciglia e ottenere un risultato migliore e più duraturo.
La visita per una blefaroplastica
La visita pre-operatoria è di fondamentale importanza per la pianificazione di un intervento di blefaroplastica a Roma; le competenze dello specialista non possono mai, soprattutto nella chirurgia dello sguardo, essere soppiantate da “auto-diagnosi” effettuate dal paziente. Capita di frequente, ad esempio, che pazienti convinti di dover effettuare una blefaroplastica superiore perché notano l’eccesso di cute sulla palpebra superiore, si meravigliano quando il professionista sottolinea che il problema è invece quello di una ptosi sopracciliare. In questi casi, un semplice innalzamento del sopracciglio non solo corregge il “presunto” eccesso di pelle dalla palpebra superiore, ma soprattutto conferisce un risultato molto più naturale ed esteticamente valido.
La blefaroplastica inferiore, a differenza della superiore, presenta molte più insidie, specie se effettuata da un chirurgo “neofita” della chirurgia plastica facciale. Nella quasi totalità dei casi, i pazienti che si rivolgono al chirurgo plastico per la correzione chirurgica delle palpebra inferiore lamentano “gonfiore” palpebrale, ma la reale causa dell’inestetismo è spesso attribuibile non solo ed esclusivamente alle “borse” palpebrali, ma anche alla caduta dei tessuti del medio-facciale (la guancia scende verso il basso ed accentua anche la ruga naso-geniena).
In questi casi, la semplice rimozione del grasso palpebrale, nonché della pelle in eccesso, creerebbe soltanto un occhio tondo ed infossato; proprio in virtù di queste considerazioni è di fondamentale importanza una visita specialistica pre-operatoria che permetta al chirurgo, assieme al paziente, di concertare l’intervento migliore per ogni singolo caso. Dopo la visita specialista, il chirurgo è in grado di poter fornire un preventivo personalizzato dei costi della blefaroplastica.
Cosa fare prima di una blefaroplastica
Il chirurgo, una volta concordata la tipologia di intervento da eseguire, prescriverà al paziente alcuni esami pre-operatori, validi sia in caso di una blefaroplastica esclusivamente superiore, esclusivamente inferiore o a carico di entrambe le palpebre. Nello specifico, prescriverà le analisi del sangue, l’elettrocardiogramma e, in caso di pazienti forti fumatori, la radiografia del torace. Va sottolineato che i fumatori accaniti non sono mai dei buoni candidati agli interventi di chirurgia plastica in generale. Nel periodo che precede l’intervento di blefaroplastica, il paziente è tenuto a comunicare al chirurgo, tramite la personal assistant a sua disposizione, qualsiasi sua intenzione di assumere eventuali farmaci o integratori al fine di non interferire sul corretto svolgimento dell’intervento e del suo post.
Tipo di anestesia richiesta
L’anestesia praticata per una blefaroplastica, sia essa superiore, inferiore o combinata, è sempre locale con una sedazione anestesiologica assistita; questo garantisce la possibilità di eseguire l’intervento senza la necessità di degenza notturna in clinica, o addirittura di eseguirlo ambulatorialmente. Già a distanza di poche ore dall’intervento il paziente può tranquillamente tornare a casa con le sue gambe.
Il giorno dell’intervento
Il giorno dell’intervento il paziente dovrà recarsi in clinica a digiuno dalla mezzanotte della sera precedente, preferibilmente evitando anche di bere acqua. E’ molto indicata una buona detersione, effettuata al mattino stesso, di tutto il volto con un detergente antisettico neutro, ma soprattutto è molto importante presentarsi completamente struccati. Si consiglia al paziente di indossare un indumento che si possa agevolmente sfilare senza andare a intaccare la medicazione oculare che verrà posizionata al termine dell’intervento. La blefaroplastica a Roma si effettua in regime di Day Hospital, quindi, la degenza verrà effettuata in casa ed è buona norma preparare qualche cuscino in più da mettere sul letto, in modo da evitare per almeno i primi 3 giorni post operatori, di sdraiarsi completamente, ciò permetterà una netta riduzione della durata del gonfiore post-intervento.
L’intervento di blefaroplastica
In una blefaroplastica superiore, le incisioni vengono praticate lungo il solco palpebrale, per far sì che le cicatrici rimangano praticamente invisibili tra le pieghe di espressione. Lo scopo della blefaroplastica superiore è quello di andare a eliminare la cute e, se presente, anche il grasso in eccesso.
Durante un blefaroplastica inferiore, invece, il chirurgo per andare a eliminare le borse e per tirare su la pelle cadente, va a incidere nella palpebra inferiore nella riga delle ciglia, sempre con lo scopo di creare cicatrici invisibili. In alcuni casi in cui le borse non presentano un eccesso di cute cadente, il chirurgo può optare per una blefaroplastica transcongiuntivale, con un’incisione all’interno della palpebra, senza alcuna cicatrice esterna.
L’immediato post operatorio
L’immediato post operatorio di una blefaroplastica eseguita a Roma dal Professor Rauso non è caratterizzato da dolore, tuttavia il paziente potrebbe lamentare lacrimazione e difficoltà ad aprire gli occhi a causa del normale gonfiore. Indossando dei grossi occhiali da sole il paziente può uscire senza destar sospetti riguardo l’intervento, tuttavia la medicazione peri-oculare, i lividi e l’edema presenti, se non coperti da occhiali scuri, indicano chiaramente il tipo di intervento a cui ci si è sottoposti. Il paziente, inoltre, dovrà seguire una terapia post operatoria prescritta dal chirurgo nelle modalità e nei tempi da lui stabiliti e, in questo, verrà assistito da un collaboratore sanitario per la corretta assunzione dei farmaci indicati. Dopo circa 4-6 giorni dall’intervento di blefaroplastica vengono rimosse le piccole suture, e verranno applicati dei cerotti, a volte con particolari trazioni, da mantenere per circa sette giorni ulteriori.
Il post operatorio tardivo
Già a distanza di circa 2 settimane da una blefaroplastica il paziente difficilmente presenterà lividi, tuttavia un moderato grado di gonfiore potrebbe essere ancora presente. La guarigione completa dopo un intervento di blefaroplastica, superiore o inferiore che sia, avviene a distanza di mesi, ad ogni modo il ritorno alle attività lavorative può avvenire già dopo circa 1 settimana data la possibilità di utilizzare trucchi per coprire l’eventuale persistenza di lividi. Il chirurgo darà tutte le indicazioni affinché si possa riprendere gradualmente le consuete attività ed effettuerà controlli periodici per assicurarsi il corretto processo di guarigione.
Possibili complicanze
La blefaroplastica, come già precisato, è un intervento molto complesso e delicato, da affrontare con un’attenta valutazione pre-operatoria del paziente onde evitare clamorosi insuccessi che costringerebbero il paziente ad indossare occhiali per “coprire” il cattivo risultato raggiunto. Soprattutto la palpebra inferiore, se non ben operata, può portare alla tipica deformità del cosiddetto “occhio tondo”. Proprio per questo è necessario rivolgersi a specialisti del settore che possano integrare all’intervento di blefaroplastica tecniche di cantoplastica, per scongiurare problemi di retrazione cicatriziale che potrebbero, a distanza di mesi dall’intervento causare un pessimo risultato, inizialmente mascherato dal gonfiore post-operatorio. Tra le temibili complicanze di una blefaroplastica, ci sono lesioni dell’occhio e delle sue strutture annesse. Tutto ciò avvalora la necessità di rivolgersi ad un professionista del settore e non a “chirurghi improvvisati plastici”.
Possibili alternative
Vere e proprie alternative alla blefaroplastica, non esistono, tuttavia esistono dei trattamenti di medicina estetica che possono camuffare un occhio stanco e spento. Ad esempio l’utilizzo del botox® può sollevare il sopracciglio, riducendo la quantità di cute che poggia sulla palpebra superiore; un altro miglioramento della palpebra superiore può avvenire infiltrando del filler lungo l’arcata sopracciliare, per una maggiore proiezione all’arcata orbitaria. Per la palpebra inferiore, in casi selezionati, è possibile utilizzare filler di diversa natura tuttavia nei casi di marcate borse palpebrali non c’è alternativa all’intervento chirurgico standard di blefaroplastica inferiore.
VIDEO INTERVENTO DI BLEFAROPLASTICA
Qualche foto di questo intervento
Queste sono alcune foto inerenti a questo tipo di intervento. Per vedere la galleria completa, comprese di tutte le informazioni dettagliate sulle tecniche utilizzate (guarda la galleria)
Se vuoi maggiori chiarimenti sull’intervento di blefaroplastica a Roma puoi contattare il Chirurgo Plastico Raffaele Rauso che riceve c/o lo Studio Medico, Via Cola Di Rienzo, 69, 00193 – Roma, Recapito Telefonico Diretto 340.70.41.839.