Sguardo spento e palpebre cadenti? La chirurgia ha la giusta soluzione; si tratta della blefaroplastica.
L’operazione, nota come chirurgia delle palpebre, permette infatti di eliminare gli inestetismi della cute che interessano la zona peri-oculare, di alzare le pareti palpebrali cadenti che danno l’impressione di uno sguardo stanco e spento. Consente inoltre di ridurre l’eccesso di cute presente sulla palpebra superiore, o le note “borse” delle palpebre inferiori.
Inoltre la blefaroplastica può essere condotta in connubio con altre operazioni di ripristino della stessa area come la cantopessi, il lifting del sopracciglio o il mini-lifting del medio facciale.
Per ritrovare l’armonia dello sguardo e del volto più in generale, basta poco. In sala operatoria, l’intervento richiede in media dai 15 ai 20 minuti per occhio e senza ricorso ad anestesia generale. Una semplice anestesia locale con sedazione è infatti più che sufficiente. Tuttavia, la durata e la tipologia di anestesia possono variare in relazione al grado di inestetismo del paziente e dalla associazione o meno di interventi ausiliari.
In caso di blefaroplastica superiore, l’operazione prevede la rimozione dell’eccesso di tessuto adiposo e cutaneo presente sulle palpebre, contribuendo, nel caso, a migliorare il risultato ottenuto con un lifting del sopracciglio. Le incisioni e quindi le suture sono effettuate in modo tale da garantire una impercettibile visibilità delle cicatrici future, presenti in linea con le pieghe naturali degli occhi. Per quanto concerne la blefaroplastica inferiore, di solito l’inestetismo trattato è quello delle borse palpebrali. L’accesso a queste ultime può avvenire o indirettamente, in linea trans-congiuntivale, o volendo con incisione sotto-ciliare, per lo più consigliato però in caso di eccesso di pelle.
Per ulteriori informazioni sulla blefaroplastica e per sottoporvi all’intervento a Roma potrete rivolgervi al Dott. Raffaele Rauso.