Per adulti e per i più piccoli, l’intervento di otoplastica rappresenta la soluzione perfetta per la correzione dei difetti delle orecchie. L’operazione consente infatti di rimodellare le comuni “orecchie a sventola”, di ridurre e ricostruire il lobo e anche di correggere eventuali malformazioni del padiglione auricolare. Tuttavia perchè i risultati dell’operazione siano soddisfacenti è bene che non solo in sala operatoria tutto proceda secondo norma ma anche che la fase di degenza sia visionata e gestita con attenzione e cura.

Un particolare disconfort dell’otoplastica è infatti legata alla necessaria fasciatura compressiva, denominata “a turbante”, applicata intorno alla zona auricolare destinata a restare in loco per 7 giorni. La permanenza di questa tipologia di medicazione può spesso risultare poco piacevole, specialmente se si tratta di bambini. Sopratutto in questi casi, il ricorso ad una speciale medicazione di base sottostante, direttamente ideata dal Dott. Raffaele Rauso, può rivelarsi utile. Quest’ultima consente infatti di ridurre i tempi di permanenza del turbante da sette giorni a sole 48 ore. Al termine di questi due giorni, sarà effettivamente possibile lasciare le orecchie libere da fasciature mediche ingombranti.

In conclusione, al di là delle medicazioni previste nel post-operatorio, l’otoplastica, se eseguita correttamente, non comporta una prolungata astensione dalle attività lavorative né dolori particolarmente intollerabili.

Per ulteriori informazioni sulle medicazioni dell’otoplastica e per sottoporvi all’intervento potrete rivolgervi al Dott. Raffaele Rauso a Roma.

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