Labbra esagerate, gonfiate per portare la sensualità all’eccesso. Questo era ciò che dettava la moda negli anni ’90 e molte donne, per imitare le grandi stelle del cinema e della tv, hanno iniziato a trasformare il loro volto per ottenere le cosiddette labbra a canotto.

Tralasciando per un attimo il lato estetico dei risultati, decisamente discutibili, il problema principale è rappresentato dalla sostanza che è stata utilizzata a tale scopo, ossia il silicone liquido il cui uso da tempo è vietato in Italia. Il silicone non viene riassorbito dall’organismo e crea il più delle volte dei pericolosi effetti collaterali, quali la formazione di granulomi, la migrazione della sostanza in altre zone adiacenti la bocca e l’insorgenza di processi infiammatori cronici.

Sono moltissime le persone, per lo più di sesso femminile che si sono ritrovate col passare degli anni a vedere le proprie labbra trasformate, o meglio, sformate dal silicone, con pesanti conseguenze anche di carattere psicologico.

Con la bocca si parla, si sorride, si bacia e se per colpa di un’infiltrazione di silicone si rischia di compromettere l’intera estetica del viso, non è difficile da capire come ciò possa creare disagi nel rapporto con gli altri e una sofferenza nel  guardarsi allo specchio.

Lo sa bene il professor Raffaele Rauso, chirurgo plastico e maxillo facciale, famoso a livello internazionale per i suoi interventi chirurgici di rimozione del silicone dalle labbra, uno dei pochi in Italia ad affrontare tale problematica. Questo genere di intervento, sostiene Rauso, è molto delicato in quanto la zona in cui si incide è quella tra la mucosa umida e quella asciutta delle labbra e solo un professionista esperto può garantire risultati ottimali.

Sono moltissime le donne che si rivolgono al dottor Rauso per cercare di ritrovare il sorriso di un tempo, sentendosi in colpa per la leggerezza con cui  hanno deciso di modificare il loro volto. Spesso, però,  riferiscono che il loro medico non ha comunicato loro le dovute informazioni sulla sostanza utilizzata.


Che sia colpa della paziente o del chirurgo, il risultato purtroppo non cambia, perché i danni del silicone vanno arginati solamente con il bisturi, non solo per eliminare del tutto la sostanza dalle labbra, ma anche per rimodellare i tessuti che hanno subito una deformazione rispetto alla loro forma di origine. Ecco perché il professor Rauso, si trova spesso ad abbinare alla procedura di rimozione di silicone anche una cheiloplastica, ossia un intervento di ricostruzione delle labbra.


Non è quindi possibile a priori stabilire la tecnica chirurgica più adeguata per rimuovere il silicone dalle labbra, ma è doveroso da parte del chirurgo effettuare una visita approfondita della paziente, per comprendere la fattibilità dell’intervento.

Per non incorrere in ulteriori sbagli, quindi è bene affidarsi al chirurgo più qualificato e non al più economico.

Per un consulto per la rimozione di silicone dalle labbra con il professor Rauso è possibile prenotare una visita nel suo centro di Roma.

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