Quando si tratta di rinoplastica, il dilemma principale tra i chirurghi plastici è a quale tecnica di intervento ricorrere: rinoplastica open o closed?
Si tratta in realtà, di due approcci chirurgici diversi, ognuno con i suoi pregi e limiti, e la scelta tra loro è sostanzialmente legata solo in parte al caso clinico, perchè a far da padrone sono le “preferenze” dello stesso chirurgo. Un buon chirurgo con esperienza nel campo estetico, ha piena coscienza delle differenze tra le due tecniche ed è in grado di eseguire un intervento di rinoplastica ricorrendo alla aperta o chiusa in base alle necessità del momento e alle preferenze.
Ma passiamo alla pratica.
La rinoplastica chiusa consente di correggere la struttura del naso incidendo i tessuti interni (la mucosa nasale) per accedere alla struttura ossea e cartilaginea. Principale vantaggio di questa tecnica è l’assenza all’esterno del naso di segni cicatriziali che resteranno invece nascosti all’interno delle cavità nasali.
Per la rinoplastica aperta invece, si effettua un’incisione sulla columella (la porzione di cute tra le 2 narici) che consente al chirurgo di avere maggiore e più chiara visibilità del campo operatorio, in quanto il naso sarà denudato della cute che lo ricopre. Inoltre in molte occasioni, la rinoplastica aperta si preferisce a quella chiusa, nei casi di revisione di una rinoplastica (secondaria, terziaria, ecc) per i quali può ritenersi necessaria l’aggiunta di innesti cartilaginei. Dati i presupposti è quindi possibile affermare che non esiste una tecnica di rinoplastica migliore dell’altra in senso assoluto. Che si tratti di aperta o chiusa, per ottenere un ottimo risultato è sempre fondamentale affidarsi ad un buon chirurgo.
Per informazioni sulle tecniche di rinoplastica e per sottoporvi all’intervento a Roma potrete rivolgervi al Dott. Raffaele Rauso.