Quando si parla del naso, le dimensioni e la forma contano molto. Ciò che cercano i clienti che si rivolgono alla chirurgia plastica è, appunto, la proporzione. La rinoplastica risponde perciò alle richieste di coloro che desiderano ridefinire la struttura del proprio naso. L’operazione permette di eliminare difetti come la comune gobbetta, la punta cadente e l’eccessiva sporgenza del dorso, e non solo. La rinoplastica risponde infatti anche ad esigenze di salute. La deviazione del setto o l’ipertrofia dei turbinati possono influire sulla naturale funzionalità respiratoria e l’operazione rappresenta, in questi casi, un buon salvagente.

Oltre l’intervento però c’è la fase di degenza e ciò che spesso preoccupa i pazienti sono i tamponi, piuttosto comuni dopo la rinoplastica. In realtà a destare particolare timore non è solo il fastidio per la loro presenza nelle cavità nasali ma anche la loro successiva rimozione, a volte, anche dolorosa.

Tuttavia, è possibile tirare un respiro di sollievo per il paziente che si sottopone a semplice rinoplastica estetica. In questi casi infatti, i classici e fastidiosi tamponi non sono necessari. Contrariamente, se l’intervento è invece a scopo funzionale, mirato quindi a garantire un miglioramento della funzionalità respiratoria, i tamponi sono insostituibili e particolarmente utili in fase di degenza.

Ma c’è di più. Se la rinoplastica oltre ad essere estetica, riserva in fase di intervento, spazio alla correzione della funzionalità respiratoria, in alternativa ai tamponi sono utilizzate garze iodoformiche lunghe e sottili. Principale vantaggio delle nuove medicazioni è la facile rimozione garantita dalla ridotta propensione delle garza ad aumentare di volume per assorbimento.

A Roma, potrete richiedere un intervento di rinoplastica al Dott. Raffaele Rauso.

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