La tossina botulinica è ormai diventata sinonimo di ritocco, di punturina, di segreto di bellezza delle star e di causa di mostruosità e rigonfiamenti improbabili, ma a quanto sembra si tratta di un visione riduttiva e fuorviante di questa sostanza. Il botulino, infatti, nasce come medicinale in grado di correggere  lo strabismo, quindi il suo primo impego è stato nel settore oculistico e anche se oggi non è più utilizzato a tale scopo, a causa dei suoi effetti temporanei e non definitivi, ci sono molti altri ambiti medici che hanno aperto le porte al potere del botox di  bloccare le contrazioni muscolari.

Per chi non lo sapesse, oggi il botulino è impiegato ad esempio per combattere alcuni tipi di emicrania perché distende i nervi sensoriali della fronte, ma anche per bloccare i movimenti involontari delle palpebre o in caso di iperattività delle vescica che provoca incontinenza. Finalmente il botox si è riappropriato del suo ruolo di farmaco e le sue infiltrazioni sul viso per distendere le rughe della fronte e perioculari, sono ritenute sicure ed efficaci al 100%.

Sicurezza e affidabilità sono le caratteristiche di questa sostanza che negli ultimi tempi si è scoperto sia particolarmente efficace anche per combattere l’iperidrosi ossia l’eccessiva sudorazione e per le infiammazioni della pelle che causano l’acne. Ma la vera novità è quella data da recenti studi sulla tossina botulinica che sembra avere effetti positivi sulla depressione. Possibile?

Una punturina di botox come antidepressivo? Ebbene sì, e per due motivi specifici: Il primo è che bloccando i muscoli corrugatori della fronte, si va a limitare anche l’attività dell’ amigdala, ossia la parte “emotiva” del cervello che causa la depressione; il secondo motivo è quello più psicologico, che deriva dall’aspetto più disteso e rilassato che dona il botulino e che scaturisce positività non solo su se stessi ma anche su coloro con cui ci si relaziona. Sono ormai lontani i tempi della paura del temuto botox: ora possiamo affermare che non è solo una sostanza che può alleviare disturbi e imperfezioni, ma che può addirittura farci stare meglio con la mente.

Tutto ciò è possibile solo se ci si affida a veri professionisti del settore, che sappiano utilizzare la sostanza nei modi e nelle quantità più adatte a ciascuna persona.

Il dottor Raffaele Rauso, chirurgo plastico e medico estetico, conosce bene le preziose caratteristiche del botox che utilizza a fini estetici e curativi per i suoi pazienti di Roma.

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