Esostosi Angoli Mandibolari Roma
L’esostosi degli angoli mandibolari è una condizione clinica caratterizzata da un eccesso di osso all’altezza degli angoli della mandibola, questa condizione può rimanere misconosciuta dal paziente nei casi ove non si manifesti cilicamente, oppure può dar luoogo ad un aspetto eccessivamente squadrato del volto. Nei casi lievi di esostosi degli angoli mandibolari spesso il paziente ne viene a conoscenza effettuando una RX OPT (ortopantomografia) richiesta dal dentista, in questi casi la rilevazione è del tutto occasionale e non bisogna fare nulla. Quando invece l’eccesso di osso è marcato, questo può dar luogo o ad aspetto puntiforme degli angoli della mandibola oppure essere associato ad una ipertrofia ed allungamento del muscolo massetere (muscolo masticatorio che si inserisce sull’angolo della mandibola) che daranno clinicamente un aspetto “gonfio” dell’area dinanzi le orecchie.
Cosa fare prima dell’intervento
L’esostosi degli angoli mandibolari, come precedentemente detto, non è una condizione clinica che richiede sempre il trattamento e sopratutto è una condizione che spesso rimane misconosciuta dal paziente stesso; tuttavia, nel momento in cui l’esostosi degli angoli mandibolari dovesse dar luogo ad alterazioni di natura estetica sarà necessario programmare attentamente il tipo di intervento da eseguire. Un indagine strumentale spesso importante per il corretto svolgimento dell’intervento è la TC, la quale permette al chirurgo di valutare esattamente la quantità di osso da asportare nonché i rapporti dell’osso stesso con le altre strutture anatomiche viciniore. Nei casi più anomali e/o più complessi molto utile risulta essere l’integrazione di una TAC con ricostruzione tridimensionale (3D). Una volta pianificato l’intervento attentamente è comunque importante inviare il paziente ad un odontoiatra per effettuare una valutazione dello stato di salute intra-orale; visto che questo intervento prevede delle incisioni all’interno della bocca è facile intuire che la presenza di una scarsa igiene orale o di carie, etc, favorirebbe la possibilità di infezione delle ferite chirurgiche. Tra le altre analisi pre-operatorie necessarie sicuramente vanno annoverati gli esami del sangue, l’elettrocardiogramma e l’RX del torace.
Tipo di anestesia richiesta
Il rimodellamento degli angoli mandibolari atto alla rimozione dell’esostosi è preferibile eseguirlo in anestesia generale; ogni qualvolta bisogna lavorare sui tessuti ossei, sopratutto quando si effettuano incisioni all’interno del cavo orale per raggiungere aree ben coperte dai tessuti molli come gli angoli mandibolari è opportuno lavorare in anestesia generale. Concettualmente la sedazione con anestesia locale è sempre possibile, ma dato che gli angoli della mandibola sono aree anatomiche dove si inseriscono anche i muscoli, questo permette agevolmente di comprendere la difficoltà operatoria per il chirurgo e come l’anestesia generale possa permettere più agevolmente l’esecuzione dell’intervento di rimodellamento dell’esostosi degli angoli mandibolari.
Il giorno dell’intervento
La mattina dell’intervento il paziente dovrà presentarsi in clinica, a digiuno dalla mezzanotte precedente, dopo aver osservato attentamente l’igiene orale. L’intervento ha una durata variabile da 40 a 180 minuti, in base all’entità dell’espostosi degli angoli mandibolari presente; tuttavia per ora di pranzo l’intervento, iniziato al mattino, sarà già terminato ed il paziente sarà già in stanza.
L’immediato post operatorio
Ogni qualvolta si effettua un intervento sulle ossa facciali, inevitabilmente, si svilupperà del gonfiore più marcato rispetto ad un intervento eseguito sui tessuti molli; molta attenzione andrà riposta sul tipo di alimentazione che dovrà eseguire il paziente operato: cibi caldi e duri sono da escludere per la prima settimana, onde evitare sanguinamento e/o l’apertura della ferita chirurgica. Al termine dell’intervento, inoltre, può essere applicata una medicazione elastica per ridurre lo sviluppo dell’edema, in questo caso la medicazione dovrà rimanere in loco almeno per i primi 5 giorni post operatori ed a seguire per un paio di settimane ma soltanto durante le ore notturne. Molta cura dovrà essere posta sulla detersione della bocca dopo qualunque pasto.
Il post operatorio tardivo
A distanza di qualche settimana dall’intervento, se la ferita in bocca è stata correttamente gestita, quest’ultima si presenterà già chiusa e buona parte delle suture saranno cadute autonomamente (perchè si applicano delle suture riassorbibili nel cavo orale); tuttavia un moderato grado di edema sarà ancora presente, soltanto a distanza di un paio di mesi il gonfiore sarà completamente risoltosi.
Possibili complicanze
Le complicanze che possono verificarsi nel corso della rimozione dell’esostosi degli angoli della mandibola sono essenzialmente legate all’azione lesiva che il trapano, utilizzato per rimuovere l’osso in eccesso, può determinare nel momento in cui abbia contatto all’interno della bocca con i tessuti molli; è bene ricordare che gli angoli della mandibola sono collocati in un’area molto complessa a cui accedere e per tanto lavorare in questi spazi minuti rende il tutto molto più complesso. Tuttavia, da diversi anni esiste un trapano ad ultrasuoni che è in grado di lavorare solo sulle ossa, nel momento in cui venisse a contatto con i tessuti molli non è in grado di lesionarli; questa tecnologia si chiama piezosurgery è riduce drammaticamente i rischi di lesione dei tessuti molli collegati a questo intervento
Possibili alternative
Non esistono tecniche alternative non chirurgiche alla rimozione dell’esostosi degli angoli mandibolari.
Se vuoi maggiori chiarimenti sull’intervento di rimozione di esostosi degli angoli mandibolari puoi contattare il Chirurgo Plastico Raffaele Rauso a Roma che riceve c/o lo Studio Medico, Via Cola Di Rienzo, 69, 00193 – Roma, Recapito Telefonico Diretto 340.70.41.839.