Otoplastica Roma
Cosa fare prima dell’intervento di Otoplastica a Roma
La visita pre-operatoria per l’otoplastica assume delle caratteristiche importantissime, questo perché le orecchie ad ansa non sono caratterizzate tutte dallo stesso difetto, essenzialmente possiamo distinguerne due: l’ipertrofia della conca auricolare e l’assenza dell’anti elice. Quando è presente l’ipertrofia della conca auricolare, le orecchie apparentemente sono normali come forma, ma appaiono eccessivamente sporgenti; in questi casi il problema è legato ad una eccessiva crescita del padiglione auricolare che “sbatte” letteralmente contro il processo mastoideo dell’osso temporale (la zona anatomica posizionata dietro le orecchie). In questi casi è sufficiente rimuovere l’eccesso della conca auricolare e l’orecchio, già normo conformato di partenza, tornerà nella sua sede e posizione più naturale. Differente è la situazione quando c’è un deficit dell’anti elice, in questi casi le orecchie non hanno una conformazione normale perché per l’appunto manca l’anti elice, quella fisiologica curvatura che si trova tra la conca auricolare ed il bordo esterno delle orecchie, l’assenza di questa curvatura conferisce alle orecchie stesse la protrusione tipica delle orecchie ad ansa. In questi casi l’intervento chirurgico di otoplastica mira alla ricostruzione dell’anti elice. Tuttavia esistono anche casi misti, ove si associa sia l’ipertrofia ella conca che l’assenza dell’antielice; in questi casi sarà necessario fondere le due tecniche. Tutto ciò fa facilmente comprendere come sia importante effettuare una corretta diagnosi pre-operatoria che permetta la pianificazione dell’intervento giusto di otoplastica.
Tipo di anestesia richiesta
L’intervento di otoplastica viene agevolmente eseguito in anestesia locale con sedazione assistita; si ricorre all’anestesia generale soltanto quando si effettua questo intervento nei bambini (sebbene non possa essere eseguito prima dei 6 anni di età).
Il giorno dell’intervento
Essendo questo intervento eseguibile in anestesia locale con sedazione anestesiologica assistita vien da sé che è un intervento praticabile in ambulatorio chirurgico, che non necessariamente richiede un ricovero in clinica; per tanto a poche ore dal termine dell’intervento il paziente potrà tranquillamente essere dimesso e tornare a casa.
L’immediato post operatorio
Al termine dell’intervento di otoplastica, nonché nei giorni successivi, i pazienti non lamentano dolore o altro ma bensì disconfort per la medicazione. Dopo un intervento di otoplastica è necessario effettuare una medicazione compressiva, data la localizzazione delle orecchie è facile ipotizzare quanto ingombrante sarà la medicazione stessa, la quale viene definita “a turbante” proprio perché è simile al turbante di un fachiro. Generalmente questa medicazione a turbante viene mantenuta in loco per sette gironi e questo crea grosse difficoltà per il paziente, il quale fisicamente si sente benissimo ma la presenza della medicazione gli impedisce di eseguire la stragrande maggioranza delle sue attività sociali. Proprio in virtù di queste motivazioni il Dr Raffaele Rauso ha personalmente ideato una medicazione che viene applicata sotto il turbante; questa medicazione aggiuntiva farà si che il turbante dovrà essere mantenuto in sede solo per 48 ore (2 giorni), a seguire verrà rimosso tutto ed il paziente dovrà indossare una fascia, elastica tipo tennista, per proteggere le orecchie solo durante la notte, onde evitare che con i movimenti notturni si possano traumatizzare le orecchie a contatto con il cuscino.
Il post operatorio tardivo
Grazie a questa medicazione ideata dal Dr Raffaele Rauso, già a distanza di pochissimi gironi dall’intervento il paziente avrà la percezione di essere tornato alla normalità; a maggior ragione, a distanza di circa 2 settimane dall’intervento di otoplastica, quando la ferita retro auricolare sarà asciutta e quasi del tutto cicatrizzata, il paziente si sentirà totalmente guarito. I punti posizionati sulla cicatrice dietro le orecchie cadranno autonomamente in quanto vengono utilizzati sempre punti riassorbibili per la correzione delle orecchie ad ansa.
Possibili complicanze
Le orecchie sono un’area anatomica piuttosto delicata come d’altra parte tutte le estremità del corpo, basti pensare alle dita, al naso, etc; ogni qualvolta si opera sulle estremità è necessario assicurarsi di garantire un corretto apporto vascolare altrimenti è possibile avere una necrosi dell’area operata; ad ogni modo questa è solo la peggiore delle complicanze. Se eseguito da mani esperte, l’otoplastica ha un tasso di problematiche ridottissimo.
Possibili alternative
Non esistono alternative non chirurgiche all’otoplastica.
VIDEO INTERVENTO DI OTOPLASTICA
Qualche foto di questo intervento
Queste sono alcune foto inerenti a questo tipo di intervento. Per vedere la galleria completa, comprese di tutte le informazioni dettagliate sulle tecniche utilizzate (guarda la galleria)
Le orecchie a ventola sono spesso fonte di disagio sociale per i pazienti, un intervento di otoplastica riesce brillantemente a risolvere queste problematiche.
Se vuoi maggiori chiarimenti sull’intervento di otoplastica a Roma puoi contattare il Chirurgo Plastico Raffaele Rauso che riceve c/o lo Studio Medico, Via Cola Di Rienzo, 69, 00193 – Roma, Recapito Telefonico Diretto 340.70.41.839.