PROTESI ZIGOMI

L'intervento per aumentare il volume degli zigomi in modo definitivo.

Protesi Zigomatiche Roma

Le protesi zigomatiche sono degli impianti di varia natura (silicone coeso, med por, etc) che possono essere inserite a ridosso dell’osso zigomatico (noto anche come osso malare, ecco perché la plastica degli zigomi è anche nota come malaroplastica), l’osso con maggior proiezione nella porzione media del volto. L’impiego delle protesi zigomatiche non è indicato solo nei casi in cui la paziente desideri degli zigomi più pronunciati, anzi, spesso viene utilizzata per dare armonia ad un volto che per motivi genetici/costituzionali si presenta scarno e con la regione zigomatica poco proiettata (come nei casi di ipoplasia malate congenita); non per ultimo va considerato che le ossa che creano l’impalcatura del nostro viso, nel corso degli anni, vanno incontro ad un rimodellamento ed un rimaneggiamento che altera l’estetica facciale, ecco perché è importante il ricorso alle protesi zigomatiche nelle pianificazioni chirurgiche del ringiovanimento facciale.

Cosa fare prima dell’intervento/cosa si farà durante la visita pre-operatoria/esami necessari

La visita pre-operatoria è fondamentale per la corretta programmazione di un intervento di inserimento di protesi zigomatiche; la prima considerazione da fare è che esistono diversi tipi di protesi, le principali sono: tonde, anatomiche e sub-malari. Le protesi zigomatiche tonde sono, come dice la forma, di conformazione sferica, vanno posizionate calcolando il punto di massima proiezione dell’arco zigomatico e sono sicuramente un ottimo presidio per creare una volumizzazione permanente di quest’area; ottime per le pazienti che dopo anni di filler agli zigomi hanno deciso di dare una svolta definitiva. Le protesi anatomiche, come dice la parola stessa, cercano di dare un risultato tendenzialmente più naturale, hanno una forma di tripode, proprio come è fatto l’osso zigomatico in natura, per tanto viene conservata la naturale conformazione dello zigomo sebbene il potere volumizzante sia leggermente minore rispetto alle protesi tonde. Infine, le cosiddette protesi sub-malari, che a loro volta si suddividono indiretti tipi, sono state create per i pazienti che hanno un deficit di proiezione legato ad una ipoplasia del mascellare superiore, ovvero nei casi ove il problema non è limitato solo ad uno scarso sviluppo dello zigomo ma bensì ad un iposviluppo generalizzato di tutta la regione media del volto. E’ fondamentale che il chirurgo faccia un’attenta valutazione dell’impalcatura ossea facciale di partenza e possa decidere il tipo di impianto zigomatico più idonea per ogni singolo paziente; a volte, solo nei casi più gravi, è utile far effettuare al paziente una TAC del massiccio facciale con ricostruzione in 3D che possa permettere una miglior valutazione del tipo di protesi da utilizzare. La via di introduzione delle protesi zigomatiche può prevedere un accesso intra-orale, ovvero dall’interno della bocca con una incisione effettuata grosso modo sulle gengive, ed un accesso trans-palpebrale, ovvero lo stesso che si effettua per una blefaroplastica inferiore, di fatti spesso questi due interventi vengono associati. Ad ogni modo l’intervento è eseguibile agevolmente senza necessitare una notte di degenza per il paziente; le indagini diagnostiche pre-operatorie necessarie si limitano agli esami del sangue ed all’elettrocardiogramma, a meno che non ci siano particolari patologie di base.

Tipo di anestesia richiesta

L’anestesia praticata per l’inserimento delle protesi zigomatiche è sempre locale con sedazione assistita; l’intervento, in mani esperte, richiede circa 60 minuti, per tanto è agevolmente gestibile senza anestesia generale. In questo modo il paziente, dopo aver atteso poche ore alla fine dell’intervento, può tornare a casa senza necessità di dormire in clinica.

Il giorno dell’intervento

La mattina dell’intervento il paziente si recherà in clinica osservando il digiuno dalla mezza notte della sera prima e dopo aver effettuato una doccia con detergente dedicato. Molto importante è anche la cura del cavo orale; lavare bene i denti ed effettuare sciacqui con del collutorio riduce significativamente la carica batterica presente nel cavo orale e per tanto il rischio di infezione ne caso fosse stato pianificato di introdurre le protesi attraverso un’incisione nella bocca. In clinica è importante presentarsi vestiti comodi, non truccati e con un vestiario agevole da rimuovere ed indossare, onde evitare traumatismi sulle medicazioni che saranno presenti in regione zigomatica dopo l’intervento.

L’immediato post operatorio/i giorni senza lavoro/dolore

Come detto in precedenza, il paziente dopo l’introduzione delle protesi zigomatiche può essere dimesso a poche ore dal termine dell’intervento stesso senza problemi. Generalmente sono presenti delle medicazioni al di sopra dell’area zigomatica e, nel caso fosse stato eseguito un accesso sub palpebrale, anche dei punti di sutura sulla palpebra inferiore. E’ fortemente indicato dormire per le prime due notti in posizione semi-seduta, applicando spesso del ghiaccio protetto nelle adiacenze dell’area trattata, questo ridurrà molto il gonfiore post-operatorio. A distanza di 4 giorni, dopo la prima medicazione, il paziente può riprendere le sue abitudinarie attività sociali e lavorative. La terapia farmacologica post-operatoria si baserà esclusivamente nell’utilizzo di compresse e pomate, nessuna puntura sarà necessaria.

Il post operatorio tardivo

A distanza di 2 settimane il paziente si presenterà già in ottime condizioni, difficilmente saranno presenti ancora lividi, una minima presenza di gonfiore trascurabile potrebbe protrarsi; ad ogni modo, l’associazione di altre procedure chirurgiche facciali come la blefaroplastica, il lifting del volto, etc, potrebbero allungare i tempi di degenza.

Possibili complicanze

Molto spesso una delle principali paure del paziente è che queste protesi, una volta impiantate, possano spostarsi, questa è una evenienza praticamente impossibile se la creazione della tasca sotto periostea è stata eseguita per bene; l’unico modo per far spostare una protesi ben posizionata è sottoporsi ad una forza traumatica in grado di lesionare le strutture anatomiche del paziente stesso: sarebbe impensabile che un trauma possa essere in grado di lesionare delle ossa umane e non una protesi!

Possibili alternative

Sicuramente l’alternativa più frequentemente adottata prevede l’utilizzo dei filler facciali; sostanze iniettabili che servono a distendere e volumizzare i tessuti del volto. Le sostanze utilizzate nella stragrande maggioranza dei casi sono riassorbibili, tuttavia spesso i pazienti auspicano una soluzione mini invasiva ma permanente; tuttavia i filler permanenti, essendo iniettati nei tessuti molli del volto e non nelle ossa, col tempo subiscono lo stesso processo di “caduta dei tessuti” verso il basso, ciò crea un invecchiamento ancora più marcato rispetto a quello che sarebbe stato senza la presenza di un filler permanente!

Qualche foto di questo intervento

Per vedere la galleria completa, comprese di tutte le informazioni dettagliate sulle tecniche utilizzate (guarda la galleria)
 
Se vuoi maggiori chiarimenti sulle protesi zigomatiche puoi contattare il Chirurgo Plastico Raffaele Rauso a Roma che riceve c/o lo Studio Medico, Via Cola Di Rienzo, 69, 00193 – Roma, Recapito Telefonico Diretto 340.70.41.839.

Approfondimenti
RICHIEDI INFORMAZIONI

Hai bisogno di assistenza? Clicca qui e parla con noi
 Presto il consenso al trattamento dei miei dati personali per gestire la richiesta di contatto. Leggi l'informativa